lettera agli < affossatori>
Lettera agli << affossatori >> della lingua Resiana Alla fine della via crucis di prato,sorge il nostro Camposanto,dal quale ammiriamo il bellissimo Canin,il Musi, la Sgarbina, la nostra Resia insomma,per cui abbiamo vissuto, guerreggiato e amato. Siamo scioccati che sostenitori(trici) di un dialetto pro-sloveno continuino a imporre la loro ideologia, col pretesto che i “loro” studi sono il risultato di ricerche accertate,basate però unicamente sui loro “desiderata”.La loro paranoia si esprime in certe pubblicazioni,libri e articoli giornalistici, giustificando cosi la loro posizione intellettuale insostenibile.Es: Contestazioni dei risultati sul DNA dei resiani.Questi sostenitori <<trici>> vendono la loro anima al Diavolo,rinunciando alla loro Identità,alla loro Storia,alle loro Usanze,alla loro lingua,in cambio di vantaggi ……travestiti dietro un paravento cosidetto culturale.Eminenti linguisti e slavisti di fama internazionale hanno riconosciuto che il resianoè una lingua slava arcaica e atipica.I linguisti che contestano questa argomentazione sono sloveni o formati a Lubiana, di cui si dà atto. Chi mai oserebbe negare l’identità dei propri avi?? Coloro che dovrebbero riposare in pace. Lettera scritta da e pubblicata sul giornale -- identità e tutela val resia -- (p.o. Anna e Jean Clemente Tomasig)